21 febbraio 2020
Intervista a Mimma Pistidda
Aspettavo da tempo questo momento, la prima intervista ad una donna del basket: oggi Mimma Pistidda.
C. Buongiorno Mimma , faccio subito outing, ogni qual volta ti vedo sul campo con i bimbi , mi si apre il cuore, raccontami.
M. Hai ragione Ciacio i bimbi e la pallacanestro sono la mia vita. Mi riempiono, insegnargli , accudirli, ascoltarli, spiegargli le regole e un pò di vita per quel che mi è permesso, sempre con educazione e buon senso mi riempe la vita e mi rende orgogliosa.
C. Come si è innamorata la giovane Mimma del basket.
M. Io sono di Priolo e per noi la pallacanestro è religione , era inevitabile, ho cominciato a palleggiare e mi è piaciuto parecchio, avevo appena 6 anni e ho continuato sino ai 14, poi, complici i miei figli, intorno ai 20 ho intrapreso l' attività di istruttrice con molta soddisfazione.
C. Come è avvenuto l' incontro con l' Aretusa?
M. E' stato il buon Padua a propormi di occuparmi dei bimbi con l' Aretusa, avevo iniziato a Priolo e Peppe fiducioso, ha pensato potessi farlo anche a Siracusa.
C. Scelta azzeccata confermò io, non do scandalo se dico che con tuo marito (tra i prossimi ospiti di questa rubrica) Fabrizio rappresentate una bella coppia di basket.
M. Ti ringrazio, è la passione che ci spinge e fare le cose insieme, ci da più fiducia, anche se la forza principale sono sempre i bimbi.
C. Siamo quasi alla fine di questa chiacchierata, raccontami di Paolo Marletta.
M, Sinceramente all' iniziò avevo un po timore, con il suo curriculum, invece ho trovato un grande professionista dentro e fuori dal campo, che mi ha dato fiducia ed io sono ben contenta.
C. Grazie Mimma e buon lavoro con i campioni di domani e mi raccomandò, non cambiare.
C. Buongiorno Mimma , faccio subito outing, ogni qual volta ti vedo sul campo con i bimbi , mi si apre il cuore, raccontami.
M. Hai ragione Ciacio i bimbi e la pallacanestro sono la mia vita. Mi riempiono, insegnargli , accudirli, ascoltarli, spiegargli le regole e un pò di vita per quel che mi è permesso, sempre con educazione e buon senso mi riempe la vita e mi rende orgogliosa.
C. Come si è innamorata la giovane Mimma del basket.
M. Io sono di Priolo e per noi la pallacanestro è religione , era inevitabile, ho cominciato a palleggiare e mi è piaciuto parecchio, avevo appena 6 anni e ho continuato sino ai 14, poi, complici i miei figli, intorno ai 20 ho intrapreso l' attività di istruttrice con molta soddisfazione.
C. Come è avvenuto l' incontro con l' Aretusa?
M. E' stato il buon Padua a propormi di occuparmi dei bimbi con l' Aretusa, avevo iniziato a Priolo e Peppe fiducioso, ha pensato potessi farlo anche a Siracusa.
C. Scelta azzeccata confermò io, non do scandalo se dico che con tuo marito (tra i prossimi ospiti di questa rubrica) Fabrizio rappresentate una bella coppia di basket.
M. Ti ringrazio, è la passione che ci spinge e fare le cose insieme, ci da più fiducia, anche se la forza principale sono sempre i bimbi.
C. Siamo quasi alla fine di questa chiacchierata, raccontami di Paolo Marletta.
M, Sinceramente all' iniziò avevo un po timore, con il suo curriculum, invece ho trovato un grande professionista dentro e fuori dal campo, che mi ha dato fiducia ed io sono ben contenta.
C. Grazie Mimma e buon lavoro con i campioni di domani e mi raccomandò, non cambiare.